Smontiamo in quattro parti la falsa narrativa che da anni impregna l’informazione di tutto il mondo. Ho scelto di mostrare questa successione di mappe in quanto è la più utilizzata per accusare Israele di essere una nazione abusiva e occupante quando in realtà non lo è.
Se cercate le fonti e volete approfondire la cronologia degli eventi che hanno portato la nascita di Israele, vi invito a leggere questo articolo: Tutta la Storia d’Israele.
Indice
- 00:39 Il mandato britannico, non è Palestina
- 01:25 Il piano ONU e l’aggressione da parte dei paesi arabi
- 02:02 L’occupazione giordana ed egiziana di Gaza e della Giudea e Samaria
- 02:56 Le prime amministrazioni palestinesi, grazie a Israele
Il Mandato Britannico, non è Palestina
1900 – 1947
Nella prima mappa, si allude che alcuni insediamenti ebraici inizino a divorare la Palestina, ma la realtà è diversa. In quell’anno la terra appartiene alla Gran Bretagna, tramite mandato della Società delle Nazioni (ex ONU) a causa dell’instabilità e dell’incapacità di autodeterminazione dell’area una volta sgretolato l’Impero Ottomano.
Quelli che appaiono come puntini bianchi sono per lo più terreni (in maggioranza paludosi o infertili) acquistati a prezzi molto superiori a quelli di mercato a ricchi latifondisti arabi da parte di fondi ebraici. Pertanto, le aree bianche, rappresentano proprietà privata e non pezzi di una “nazione” che ha iniziato a espandersi.
Il piano ONU e l’aggressione da parte dei paesi arabi
1947 – 1948
Nella seconda mappa l’ONU, con la risoluzione 181, propone la cessione della terra da parte della Gran Bretagna e un piano di partizione in due Stati: uno ebraico e uno arabo (non palestinese!). Gli Ebrei accettano, gli Arabi no.
Questo darà luogo a un’improvvisa aggressione da parte dei paesi arabi vicini e da alcuni arabi locali per annientare lo Stato di Israele e i suoi abitanti. Israele respinge l’aggressione, contro ogni previsione.
L’occupazione giordana ed egiziana di Gaza e della Giudea e Samaria
1949 – 1967
Nella terza mappa, conclusa la prima la guerra arabo-israeliana, con l’armistizio del 1949, l’Egitto occupa la Striscia di Gaza mentre la Giordania occupa la Giudea e Samaria (Cisgiordania). Quelle aree, ora erroneamente definite con il termine Palestina, erano in realtà regioni occupate da questi due Stati.
Per di più, il termine Palestina (termine imposto dai Romani per umiliare gli Ebrei nell’anno 132) si riferisce esclusivamente a un aspetto geografico, regionale, e non politico, nazionale. Il concetto di popolo palestinese è ancora poco delineato ma diventerà presto il cavallo di battaglia utilizzato negli anni a venire per accusare e combattere Israele.
Le prime amministrazioni palestinesi, grazie a Israele
1967 – 2023
Nella quarta mappa, con la guerra dei sei giorni, Israele, in un’operazione strategica, batte sul tempo gli eserciti arabi di Egitto, Siria e Giordania che si stavano preparando nuovamente ad aggredirla. Così facendo entra in possesso della Striscia di Gaza, delle Alture del Golan, di Gerusalemme Est, del Sinai (che poi cedrà all’Egitto in cambio del riconoscimento) e della Giudea e Samaria (Cisgiordania).
Nel corso degli anni, Israele, tramite cessione totale della Striscia di Gaza (2005) e la creazione delle aree A e B in Giudea e Samaria (dal 1994), ha dato ai palestinesi la prima possibilià nella storia per amministrarsi autonomamente. In sostanza le aree verdi dell’ultima mappa sono le prime aree in assoluto a essere controllate da un’autorità palestinese, in quanto gli occupanti di prima (Egitto e Giordania) non hanno mai permesso ai palestinesi di autodeterminarsi.
Lascia un commento