Oltre alle monete fatte d’oro, nel corso della storia, anche le monete d’argento hanno avuto un ruolo importante. Pur essendo abbastanza raro è più abbondante, meno denso e più facilmente estraibile.
Mettiamo a confronto la densità del valore dell’oro con quella dell’argento e confrontiamo i risultati per farci un’idea di come quest’ultimo abbia potuto essere un metallo più adatto per transazioni di importo minore.
Indice
La densità di valore dell’oro
Prendiamo una tra le monete d’oro più piccole che possiamo trovare, abbastanza conosciuta e calcoliamone il controvalore attuale.
Ho scelto per voi il Britannia 1/10oz troy. Quelle coniate a partire dal 2013 sono pure al 100% e quindi 24 carati o 1000‰.
Calcoliamone il controvalore:
1oz = 31,10g
1/10oz = 3,11g
Valore di mercato attuale = 3,11g * 69€/g = 214€
In realtà ci sono monete ancora più piccole che arrivano a pesare poco più di 1g, come ad esempio la Foglia d’Acero 1/20oz canadese di cui ricaviamo facilmente il valore di mercato pari a circa 100€.
Possiamo quindi concludere che pagare importi inferiori ai 100€ con monete d’oro è impossibile.
La densità di valore dell’argento
Prendiamo ora una moneta d’argento dalle dimensioni normali, abbastanza conosciuta e calcoliamone il controvalore attuale.
Ho scelto per voi il 500 lire d’argento che era in circolazione decine di anni fa e veniva usato per i normali pagamenti quotidiani. La purezza è di 835‰ e pesa 11g.
Calcoliamone il controvalore:
11g * 0,835 = 9,18g (di argento puro)
Valore di mercato attuale = 9,18g * 0,81€/g = 7,94€
Si trovano anche monete più piccole e ragionando per proporzione con la moneta d’oro di prima posso tranquillamente dire che con le monete d’argento sarebbe possibile pagare importi non inferiori a pochi euro.
Conclusioni
Lo scopo di questo articolo non è dimostrare che pagare in oro e in argento alla cassa possa essere una soluzione alternativa pratica ma dimostrare che la scelta di creare monete d’argento per i pagamenti si è resa necessaria in termini di fattibilità.
Infatti, una moneta d’oro per avere lo stesso valore di una moneta d’argento da pochi euro dovrebbe essere estremamente piccola rendendosi del tutto inutilizzabile e facile da perdere.
Ad esempio, il Britannia d’oro 1/10oz dovrebbe essere quasi 27 volte più piccolo (ed è già bello piccolo di suo) per avere lo stesso valore del 500 lire d’argento.
In realtà, tra la gente comune, per i piccoli pagamenti (molto comuni, visto che c’era più povertà) venivano usate monete composte da metallo cosiddetto “vile” o di poco valore come leghe di ferro e di rame. Queste ultime valevano ancora meno dell’argento.
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