Storia delle Quotazioni di Oro e Argento

L’oro e l’argento hanno sempre avuto un valore simbolico e commerciale cruciale nella storia dell’umanità. La necessità di definire prezzi ufficiali per questi metalli preziosi ha portato alla nascita di sistemi di quotazione che si sono evoluti nel corso dei secoli.

Questo articolo esplora l’origine delle prime quotazioni ufficiali, la loro trasformazione nel tempo e i meccanismi che regolano le attuali dinamiche di mercato a livello globale.


#1. Le prime quotazioni di oro e argento

Le prime quotazioni ufficiali di oro e argento nacquero con la necessità di regolare gli scambi commerciali tra mercati distanti. Durante il XVII secolo, la Borsa di Londra emerse come uno dei principali centri di scambio di metalli preziosi. Tuttavia, la prima vera quotazione ufficiale dell’oro si ebbe nel 1919 con la nascita del London Gold Fixing, quando cinque delle principali banche londinesi si riunirono per fissare il prezzo dell’oro due volte al giorno, attraverso un sistema di asta aperta.

Il meccanismo del London Gold Fixing prevedeva che le banche partecipanti indicassero i prezzi di acquisto e vendita fino a raggiungere un punto di equilibrio che riflettesse il valore di mercato. Questa procedura garantiva trasparenza e affidabilità, stabilendo un prezzo di riferimento globale utilizzato per regolare contratti commerciali, attività di investimento e transazioni governative.

Per l’argento, un sistema analogo fu istituito nel 1897 con la creazione del London Silver Market, che adottava una metodologia simile per determinare il prezzo di riferimento giornaliero. Anche in questo caso, le principali istituzioni finanziarie partecipavano all’asta, assicurando che il prezzo stabilito fosse equo e rappresentativo del mercato.

Questi sistemi di fissaggio del prezzo garantirono per decenni un punto di riferimento stabile, contribuendo allo sviluppo del commercio internazionale dei metalli preziosi. Tuttavia, con l’espansione dei mercati finanziari e l’aumento della domanda di trasparenza, vennero introdotte modifiche significative per adattare le procedure alle nuove dinamiche di mercato.


#2. L’influenza del Gold Standard

L’introduzione del Gold Standard nel XIX secolo rivoluzionò il sistema monetario globale, ancorando il valore delle valute all’oro. Questo sistema stabilizzò le economie e fornì una base solida per il commercio internazionale. Il prezzo dell’oro veniva mantenuto fisso dai governi, che garantivano la convertibilità delle valute in oro a un tasso prestabilito.

Il Gold Standard imponeva che ogni moneta emessa avesse una copertura in oro nelle riserve nazionali. Questo vincolo obbligava i governi a mantenere una politica monetaria prudente, limitando l’inflazione e favorendo la stabilità economica. Tuttavia, il sistema mostrava anche vulnerabilità significative: durante le crisi economiche o le guerre, i paesi erano costretti a sospendere la convertibilità per finanziare le spese straordinarie.

L’argento ebbe un ruolo importante in alcuni paesi attraverso il sistema bimetallico, che utilizzava sia oro che argento come base monetaria. Tuttavia, la fluttuazione del rapporto di valore tra i due metalli creava distorsioni nei mercati, spingendo gradualmente le economie a preferire l’oro come unico riferimento.

La regolamentazione dei prezzi in questo periodo era strettamente controllata dagli Stati e dalle principali banche centrali. Il prezzo dell’oro rimase stabile per decenni, ma le tensioni economiche legate alle guerre mondiali e alle crisi finanziarie portarono alla progressiva disgregazione del Gold Standard, culminata con la sua abolizione definitiva negli anni ’70.


#3. La transizione ai mercati liberi

La fine del Gold Standard segnò l’inizio dell’era dei mercati liberi, in cui il prezzo dell’oro e dell’argento veniva determinato esclusivamente dalla legge della domanda e dell’offerta. Nel 1971, il cosiddetto Nixon Shock pose fine alla convertibilità del dollaro in oro, lasciando spazio a fluttuazioni libere e al libero mercato.

Questa transizione aprì le porte alla speculazione finanziaria: gli investitori iniziarono a utilizzare strumenti come i contratti future, le opzioni e gli exchange-traded funds (ETF) per trarre profitto dalle variazioni dei prezzi. La maggiore volatilità del mercato offriva nuove opportunità di guadagno ma comportava anche rischi più elevati.

L’argento, con la sua maggiore volatilità rispetto all’oro, divenne uno degli strumenti preferiti dai trader speculativi. Eventi storici come il tentativo dei fratelli Hunt di manipolare il mercato dell’argento negli anni ’80 dimostrarono l’impatto che la speculazione poteva avere sui prezzi dei metalli preziosi e spinsero le autorità di regolamentazione a introdurre nuove misure di controllo.

La liberalizzazione dei mercati portò anche alla creazione di borse specializzate, come il COMEX a New York, che divenne uno dei principali centri per il trading di futures su oro e argento. L’adozione di piattaforme elettroniche ampliò l’accesso agli investitori globali, aumentando la liquidità e la trasparenza delle contrattazioni.


#4. Le principali quotazioni mondiali di oggi

Le borse mondiali che trattano oro e argento svolgono un ruolo cruciale nella determinazione dei prezzi di mercato. Ogni borsa utilizza specifici meccanismi per garantire la trasparenza e la stabilità delle quotazioni, coinvolgendo istituzioni finanziarie, governi e investitori privati.


LBMA (Londra)

La London Bullion Market Association (LBMA) è il punto di riferimento globale per il prezzo spot dell’oro e dell’argento. Il sistema di fissaggio del prezzo, noto come LBMA Gold Price, si basa su un’asta elettronica condotta due volte al giorno, alle 10:30 e alle 15:00 (ora di Londra). Questo processo, gestito da ICE Benchmark Administration (IBA), coinvolge le principali istituzioni finanziarie internazionali che partecipano in qualità di “market makers”. Durante l’asta, le banche partecipanti inviano ordini di acquisto e vendita fino a raggiungere un equilibrio tra domanda e offerta, determinando così il prezzo ufficiale.

Il processo di fissaggio è altamente trasparente e regolamentato: ogni fase dell’asta viene monitorata per evitare manipolazioni e garantire l’integrità del mercato. Il prezzo finale, noto come LBMA Gold Price AM (mattutino) e PM (pomeridiano), viene pubblicato pubblicamente e utilizzato come riferimento globale per contratti commerciali, prodotti finanziari e riserve bancarie. Anche se ha sede nel Regno Unito, i prezzi non sono quotati in sterline britanniche (GBP) ma in dollari statunitensi (USD).

Per l’argento, il sistema di fissaggio segue un meccanismo simile, noto come LBMA Silver Price, con un’asta elettronica giornaliera che stabilisce il prezzo ufficiale. Anche in questo caso, l’asta è gestita dalla ICE Benchmark Administration e coinvolge istituzioni finanziarie che garantiscono un processo trasparente e rappresentativo del mercato.

La LBMA stabilisce rigorosi standard di qualità per i lingotti d’oro e d’argento scambiati, definiti attraverso la certificazione Good Delivery List, che elenca le raffinerie approvate e assicura che i metalli preziosi rispettino criteri specifici di purezza, peso e marchiatura.

Oltre al prezzo spot, la LBMA fornisce dati sui premi e sconti applicati alle transazioni fisiche, permettendo agli operatori di valutare le condizioni di mercato in tempo reale. La trasparenza di questi dati contribuisce a rafforzare la fiducia degli investitori e garantisce l’affidabilità del sistema.


COMEX (New York)

Il COMEX (Commodity Exchange Inc.), parte del New York Mercantile Exchange (NYMEX) e gestito dal CME Group, è uno dei principali mercati globali per i contratti future su oro e argento. A differenza del sistema di asta della LBMA, il COMEX utilizza un meccanismo basato su contratti futures standardizzati che permettono agli investitori di speculare sul prezzo futuro dei metalli preziosi o di proteggersi dalla volatilità del mercato.

Il prezzo dell’oro e dell’argento sul COMEX è determinato dalla domanda e offerta durante le sessioni di trading, che si svolgono quasi 24 ore al giorno attraverso la piattaforma elettronica CME Globex. Gli investitori possono negoziare contratti future con specifiche precise riguardanti quantità, qualità e data di consegna del metallo. I prezzi sono quotati in dollari statunitensi (USD).

Il contratto future standard per l’oro al COMEX è basato su 100 once troy d’oro con una purezza minima del 99,5%, mentre per l’argento il contratto standard è di 5.000 once troy con una purezza minima del 99,9%. Tuttavia, la maggior parte degli investitori chiude le proprie posizioni prima della data di consegna, utilizzando il mercato principalmente a fini speculativi o di copertura.

Il COMEX utilizza anche un sistema di prezzi di riferimento intraday, che permette agli operatori di conoscere il prezzo corrente dei metalli in tempo reale. Inoltre, la borsa pubblica un settlement price giornaliero, che rappresenta il prezzo ufficiale utilizzato per la valutazione dei contratti futures e delle opzioni.

Un aspetto distintivo del COMEX è la possibilità di consegna fisica del metallo alla scadenza del contratto, anche se solo una piccola percentuale dei contratti viene effettivamente chiusa con la consegna fisica. La maggior parte degli scambi avviene per fini speculativi o di copertura finanziaria.

Il mercato del COMEX è noto per la sua elevata liquidità e trasparenza, ma anche per la volatilità dei prezzi dovuta all’alta partecipazione di investitori istituzionali e speculatori. Eventi geopolitici, variazioni dei tassi di interesse e dati macroeconomici possono influenzare significativamente i prezzi durante le sessioni di trading.

Per garantire l’integrità del mercato, il CME Group applica rigorose norme di regolamentazione e utilizza sistemi di marginazione per ridurre i rischi associati alle operazioni speculative. Inoltre, vengono implementati limiti di prezzo giornalieri per prevenire movimenti eccessivamente volatili durante le sessioni di trading.

Il COMEX rappresenta oggi uno dei principali riferimenti globali per la determinazione del prezzo dell’oro e dell’argento, influenzando le quotazioni dei mercati fisici e finanziari in tutto il mondo.


Shangai Gold Exchange (Cina)

La Shanghai Gold Exchange (SGE), fondata nel 2002 con il supporto della Banca Popolare Cinese, è oggi il più grande mercato mondiale per l’oro fisico. A differenza delle borse occidentali che si concentrano sui contratti futures, la SGE si focalizza principalmente sul commercio fisico del metallo prezioso, promuovendo l’acquisto e la vendita diretta di lingotti d’oro e d’argento.

Il sistema di fissaggio del prezzo alla SGE utilizza un meccanismo di asta continua, dove i partecipanti inseriscono ordini di acquisto e vendita che vengono abbinati in tempo reale. I prezzi sono quotati in yuan cinese (CNY), contribuendo alla strategia della Cina di internazionalizzare la propria valuta e ridurre la dipendenza dai mercati finanziari occidentali.

Uno degli strumenti chiave della SGE è il Shanghai Gold Benchmark Price, introdotto nel 2016, che stabilisce un prezzo di riferimento giornaliero per l’oro, simile al sistema del LBMA ma denominato in yuan. Questo benchmark è utilizzato sia a livello nazionale che internazionale come punto di riferimento per le transazioni in oro fisico.

La SGE gestisce anche un sistema di consegna fisica altamente regolamentato, garantendo che ogni lingotto scambiato rispetti standard rigorosi di purezza e qualità. Le raffinerie autorizzate dalla SGE devono essere certificate e rispettare i criteri del sistema Good Delivery locale.

La piattaforma supporta una vasta gamma di prodotti, inclusi lingotti standardizzati, lingotti di piccole dimensioni per il mercato al dettaglio e contratti swap. Inoltre, la SGE ha introdotto il programma International Board che consente agli investitori stranieri di partecipare direttamente al mercato dell’oro cinese, favorendo l’integrazione della SGE nei mercati globali.

L’approccio della SGE enfatizza la trasparenza e la sicurezza, con regolamenti stringenti che mirano a ridurre il rischio di manipolazione del mercato. La borsa è strettamente supervisionata dalla Banca Centrale Cinese, che utilizza la SGE come strumento strategico per rafforzare la posizione della Cina come leader nel mercato globale dell’oro.


Tokyo Commodity Exchange (Giappone)

Il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM) è la principale borsa giapponese per il trading di metalli preziosi come oro e argento, nonché di altre materie prime energetiche e agricole. Fondata nel 1952 e con sede a Tokyo, il TOCOM ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo del mercato dei metalli preziosi in Asia, offrendo contratti future e opzioni che consentono agli investitori di speculare sui movimenti dei prezzi o di coprirsi dai rischi di mercato.

Il TOCOM utilizza un sistema elettronico di trading che permette la negoziazione continua durante gli orari di apertura della borsa. I contratti future sul TOCOM sono standardizzati e regolamentati, garantendo trasparenza e sicurezza per gli investitori. Il contratto standard per l’oro è basato su 1 kg di oro con una purezza del 99,99%, mentre per l’argento il contratto standard è di 30 kg con una purezza minima del 99,9%.

Il prezzo dell’oro e dell’argento sul TOCOM è determinato dalla domanda e dall’offerta durante le sessioni di trading, con aggiornamenti in tempo reale che riflettono le dinamiche del mercato globale. I prezzi sono quotati in yen giapponesi, rendendo il TOCOM una piattaforma strategica per gli investitori asiatici e internazionali che desiderano diversificare i loro portafogli e coprirsi dal rischio di cambio.

Uno degli aspetti distintivi del TOCOM è la possibilità di consegna fisica del metallo alla scadenza del contratto, sebbene la maggior parte delle transazioni venga chiusa prima della data di consegna effettiva. Il mercato è noto per la sua volatilità, spesso influenzata da fattori geopolitici, movimenti valutari e cambiamenti nelle politiche monetarie delle principali economie asiatiche.

Il TOCOM è regolamentato dalla Financial Services Agency (FSA) giapponese, che garantisce la trasparenza e la correttezza delle operazioni di mercato. Inoltre, il TOCOM applica rigorosi requisiti di marginazione e utilizza meccanismi di controllo dei rischi per proteggere gli investitori e mantenere la stabilità del mercato.

Nel corso degli anni, il TOCOM ha ampliato la sua gamma di strumenti finanziari per includere contratti su platino, palladio e petrolio greggio, diventando un hub centrale per il trading di materie prime in Asia. Tuttavia, il mercato dei metalli preziosi rimane uno dei settori più attivi e liquidi della borsa.

Con la crescente interconnessione dei mercati finanziari globali, il TOCOM continua ad attrarre investitori internazionali, offrendo opportunità di arbitraggio e copertura contro la volatilità dei mercati globali dei metalli preziosi. Il suo ruolo strategico nel panorama asiatico lo rende un punto di riferimento fondamentale per la determinazione dei prezzi dell’oro e dell’argento nella regione.

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