Affrontiamo un viaggio lungo secoli passando per 20 tappe. Scopriamo perché la “Palestina” è esistita solo dal punto di vista geografico come regione e non politico come nazione.
Prendiamo inoltre coscienza dei continui attacchi che Israele ha ricevuto dai suoi vicini arabi fin dalla sua legittima rinascita.
Per ogni capitolo sono citate, dove possibile, due tipi di fonti: globali e scelte. Le fonti globali sono maggiormente diffuse e sono quelle da cui l’opinione pubblica attinge maggiormente. Le fonti scelte sono maggiormente di nicchia e sono meno popolari tra l’opinione pubblica, ma sono ritenute da me affidabili.
Se siete interessati ad approfondire tematiche specifiche vi invito a dare un’occhiata a questi contenuti:
Indice
- Prima del 3300 a.C.
- I Cananei (3300 – 1030 a.C.)
- Nasce il Regno Unito d’Israele (1030 – 970 a.C.)
- Il Primo Tempio (970 – 931 a.C.)
- La Divisione del Regno e i Primi Invasori (930 – 63 a.C.)
- L’Arrivo dei Romani (63 a.C. – 74 d.C.)
- Da Giudea a “Siria-Palestina” (132)
- Bizantini, Islam e Crociate (324 – 1291)
- I Mamelucchi (1291 – 1517)
- L’Arrivo degli Ottomani (1517)
- I Movimenti Nazionalisti e il Sionismo (1800 – 1900)
- Le Guerre Mondiali e il Ritorno in “Palestina” (1900 – 1945)
- Israele Rinasce (1945 – 1948)
- La Prima Guerra Arabo-Israeliana (1948)
- La Nazionalizzazione del Canale di Suez (1956)
- La Guerra dei Sei Giorni (1967)
- La OLP, la Guerra del Kippur e Camp David (1968 – 1978)
- Israele Affronta l’OLP in Libano (1982)
- Le Intifade e lo Sfumato Stato “Palestinese” (1987 – 2002)
- La Cessione di Gaza e l’Ascesa di Hamas (2005 – 2023)
#1. Prima del 3300 a.C.
Esistono molti siti preistorici in Israele dal momento che quando il primo uomo lasciò l’Africa attraversò la terra d’Israele.
Tuttavia, questi siti preistorici sono piuttosto modesti e non particolarmente impressionanti. Quindi, a meno che tu non abbia un interesse particolare per questo periodo, la stragrande maggioranza dei siti che visiterai risaliranno agli ultimi 4.000 anni.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Sapiens: il clima e le migrazioni (Focus) |
#2. I Cananei
3300 – 1030 a.C.
In questo periodo, anche chiamato Età del Bronzo, i Cananei non sono una nazione ma gruppi di persone che vivono in città-stato e pagano le tasse all’Egitto.
A partire dal 1200 a.C., la parte israeliana di Canaan (la terra dei Cananei), inizia a essere gradualmente conquistata dagli Ebrei.
La parte israeliana e meridionale di Canaan (corrispondente più o meno alla Striscia di Gaza) viene presa dai Filistei, provenienti dalla Grecia, ma manterrà ancora per lungo tempo idiomi e influenze culturali cananee.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Età del bronzo (Wikipedia) – Canaan (Wikipedia) |
#3. Nasce il Regno Unito d’Israele
1030 – 970 a.C.
Le 12 tribù di Israele vengono unite sotto il Regno Unito d’Israele.
Nel 1000 a.C., Re David conquista Gerusalemme e la rende la capitale.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Regno Unito di Israele (Wikipedia) – Filistei (Wikipedia) |
#4. Il Primo Tempio
970 – 931 a.C.
Avviene la costruzione del primo Tempio, sotto Re Salomone, figlio di Re David.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Tempio di Salomone (Wikipedia) |
#5. La Divisione del Regno e i Primi Invasori
930 – 63 a.C.
Dopo la morte di Re Salomone, il Regno Unito di Israele si divide in due parti: il Regno d’Israele e il Regno di Giudea.
Nel 732 a.C., il Regno d’Israele viene conquistato dagli Assiri e gli Ebrei vengono espulsi.
Nel 586 a.C., i Babilonesi invadono la Giudea, distruggono il Tempio e inizia l’Esilio Babilonese degli Ebrei.
Nel 539 a.C., i Persiani conquistano l’Impero Babilonese, Ciro il Grande permette agli Ebrei di ritornare nelle loro terre.
Nel 516 a.C., viene costruito il secondo Tempio, più piccolo del primo.
Nel 332 a.C., Alessandro Magno conquista il Medio Oriente, e quindi Israele.
A partire dal 323 a.C., dopo la morte di Alessandro Magno, Israele diventa terreno di battaglia tra due successori: i Tolemaici (dall’Egitto) e i Seleucidi (dalla Siria).
Nel 200 a.C., i Seleuicidi conquistano la terra d’Israele.
Nel 167 a.C., Re Antioco proibisce le pratiche religiose ebraiche e gli Ebrei si ribellano, vincendo.
Per circa 100 anni gli Asmonei regneranno su una terra più piccola del Regno di Israele. Bisognerà aspettare altri 2.000 anni per avere un’altra vittoria del popolo ebraico.
Curiosità:
C’è un antico legame che unisce il popolo Iraniano e quello Ebraico. Nell’antichità, Ciro il Grande aiutò gli Israeliti a ritornare nelle loro terre. Attualmente entrambi i popoli condividono l’oppressione e le violenze da parte di regimi o terroristi islamici.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Regno di Israele (Wikipedia) – Assedio Gerusalemme (701 a.C.) (Wikipedia) – Esilio babilonese (Wikipedia) – Babilonia (provincia persiana) (Wikipedia) – Impero di Alessandro Magno (Wikipedia) – Impero seleucide (Wikipedia) – Antioco IV (Wikipedia) – Asmonei (Wikipedia) |
#6. L’Arrivo dei Romani
63 a.C. – 74 d.C.
La dominazione dei Romani sarà un processo graduale.
Dal 37 a.C. al 4 d.C., Erode prende la carica di re sotto protettorato dei Romani e contribuisce ad ampliare il secondo Tempio.
Tra gli anni 7-1 a.C., Gesù Cristo nasce.
Nel frattempo le relazioni tra gli Ebrei e i prefetti Romani iniziano a deteriorarsi.
Nel 66, gli Ebrei si ribellano.
Nel 70, i Romani hanno la meglio e distruggono il secondo Tempio.
Nel 74, la ribellione finisce con la conquista dei Romani della città di Masada, i cui abitanti oppongono un’iconica resistenza.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Giudea romana (Wikipedia) – Erode il Grande (Wikipedia) – Gesù (Wikipedia) – Nascita di Gesù (Wikipedia) – Prima guerra giudaica (Wikipedia) – Assedio di Gerusalemme (70) (Wikipedia) – Assedio di Masada (Wikipedia) |
#7. Da Giudea a “Siria-Palestina”
132
La tribù ebraica Bar Kokhba si ribella ma i Romani la sedano compiendo veri e propri massacri. Per punizione, tra le tante cose, la Giudea viene rinominata in “Siria-Palestina”.
Questa scelta è un dispetto agli Ebrei perché il nome “Palestina” ricorda il nome dei Filistei, acerrimi nemici di Israele.
Il più delle attività ebraiche si sposta in Galilea ma, nonostante questo, il legame tra gli Ebrei e la loro terra rimane fortissimo.
Curiosità:
Da adesso in poi il termine “Palestina” continuerà a essere utilizzato dai successivi imperi e dominazioni. Questo porterà inconsapevolmente, dalla seconda metà del XX secolo, ad alimentare la falsa narrativa per la quale esisteva uno Stato “Palestinese”. Questo è falso, inoltre il termine “Palestina” aveva solo un significato geografico, regionale, e non politico, nazionale.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Terza guerra giudaica (Wikipedia) |
#8. Bizantini, Islam e Crociate
324 – 1291
Siamo alle porte del medioevo e inizia un periodo storico lungo e caldo. La “Palestina” passerà sotto diversi domini.
Dal 324 al 638, passa all’Impero Bizantino (Impero Romano d’Oriente).
Dal 638 al 1099, viene presa dal califfato Islamico. In questo periodo la Moschea di Al-Aqsa (674-680) e la Cupola della Roccia (687-691) vengono costruite.
Dal 1099 al 1291, i Crociati, europei, conquistano Gerusalemme e le sue terre per liberarle dall’occupazione islamica, la quale sarà definitivamente respinta anche in Spagna nel 1492 (verranno cacciate anche comunità ebraiche).
Il termine “Palestina” continua a essere utilizzato, non perché sia storicamente accurato ma perché il “marchio Palestina” è più facile da ricordare: è un po’ come se tutti i tipi cola si chiamassero Coca Cola.
Gli Ebrei continuano a vivere nella loro terra, con un forte attaccamento.
Curiosità:
La presenza della Moschea di Al-Aqsa e della Cupola della Roccia ha portato alcune organizzazioni internazionali come l’UNESCO (ONU) a riconoscere Gerusalemme come islamica. Esse, però, non erano ancora in costruzione quando Maometto intraprese il “viaggio notturno” nel 620 dalla Mecca alla moschea “remota”.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Storia dell’impero bizantino (Wikipedia) – Assedio di Gerusalemme (637) (Wikipedia) – Assedio di Gerusalemme (1099) (Wikipedia) – Maometto (Wikipedia) – Cupola della Roccia (Wikipedia) | – Il Perbenista – MAGDI ALLAM – Parte 2 (Udinese TV) |
#9. I Mamelucchi
1291 – 1517
I mamelucchi sono soldati schiavi non musulmani che furono costretti a convertirsi all’Islam. Nel corso degli anni hanno fondato la propria dinastia musulmana con sede in Egitto.
Sconfiggono i crociati e persino i mongoli che arrivano fino alla valle della Galilea. La loro più grande paura è che i crociati possano tornare, così distruggono tutte le città portuali.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Sultanato mamelucco (Il Cairo) (Wikipedia) |
#10. L’Arrivo degli Ottomani
1517
Arriva la dominazione dell’Impero Ottomano, l’etichetta “Palestina” continua a essere utilizzata. L’impero suddivide il territorio in diverse province e la “Palestina” viene tagliata in due parti. La parte più grande prenderà il nome di Provincia di Damasco.
La presenza ebraica permane e le loro comunità prosperano, in particolare nelle città di Gerusalemme, Hebron, Safed e Tiberias.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Impero ottomano (Wikipedia) – Divis. ammin. dell’Imp. ottomano (Wikipedia) |
#11. I Movimenti Nazionalisti e il Sionismo
1800 – 1900
L’interesse europeo per il territorio della “Palestina” cresce, grazie anche alla campagna militare di Napoleone nel Medio Oriente.
Nel frattempo il nazionalismo dilaga nel mondo e anche gli Ebrei sognano di poter riavere la propria terra come entità politica, ossia una nazione.
Nel 1894, il caso Dreyfus, che vede l’ingiusta condanna del capitano di origine ebraica Alfred Dreyfus, accende il desiderio del nazionalismo ebraico.
Nel 1897, il movimento sionista inizia a prendere slancio con Theodor Herzl che da il via al primo congresso a Basilea.
Nella Russia imperiale, tra la fine del XIX e i primi decenni del XX, la diffusione dei “Protocolli dei Savi di Sion” (falso storico e ideologico) prepara il terreno all’olocausto che verrà. Le persecuzioni nei confronti degli ebrei già in atto in Russia possono definirsi un proto olocausto.
Verso la fine del secolo e per i primi decenni di quello successivo, iniziano gli acquisti di territori in “Palestina” da parte di fondi ebraici. Questi terreni, per lo più paludosi o infertili, vengono in maggioranza comprati a ricchi latifondisti arabi a prezzi molto superiori a quelli di mercato.
L’Impero Ottomano inizia a mostrare le sue crepe e l’area della “Palestina” continua a suscitare sempre più interesse nel mondo.
Curiosità:
I primi insediamenti che verranno mostrati nella famosa successione di mappe nominata “Palestina in diminuzione”, vengono narrati come l’inizio della graduale sparizione dei “palestinesi”. In realtà rappresentano proprietà private di singoli o di associazioni, regolarmente acquistate.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Nazionalismo (Wikipedia) – Affare Dreyfus (Wikipedia) – Sionismo (Wikipedia) – Protocolli dei Savi di Sion (Wikipedia) – Dissoluz. dell’Impero ottomano (Wikipedia) |
#12. Le Guerre Mondiali e il Ritorno in “Palestina”
1900 – 1945
Nel 1920, finita la Prima Guerra Mondiale e caduto l’Impero Ottomano, la Società delle Nazioni (ex ONU) delega alla Gran Bretagna il controllo della “Palestina”. Questa scelta è necessaria data l’incapacità di autodeterminazione delle popolazioni a maggioranza araba che la abitano.
I Britannici promettono agli Ebrei la loro patria ancestrale cercando allo stesso tempo di accontentare anche la popolazione araba (non “palestinese”!).
Nel 1921, agli arabi viene ceduta l’attuale Giordania, in regime di semi-indipendenza.
Molti Ebrei sparsi in tutto il mondo iniziano il loro viaggio di ritorno e la popolazione ebraica in “Palestina” inizia ad aumentare portando con se la costruzione di opere e infrastrutture. Intanto gli arabi non vedono di buon occhio tutto questo.
Mentre i Britannici, nel 1917, rilasciano la Dichiarazione Balfour, pubblicano allo stesso tempo i cosiddetti Libri Bianchi, a partire dal 1922, che limitano l’immigrazione ebraica, mostrando un messaggio contrastante soprattutto mentre in Europa gli ebrei vengono sterminati.
Nel 1933, il Mufti di Gerusalemme Amin El-Husseini offre il suo aiuto a Hitler prima in chiave antioccidentale e poi antiebraica. Il coinvolgimento arabo, e in particolare “palestinese”, nel genocidio degli ebrei è un fatto storico poco noto, ma esistente.
Le tensioni in “Palestina” tra arabi ed ebrei continuano crescere e ognuna delle fazioni ha una visione diversa sul futuro della terra.
La Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto portano la situazione del popolo ebraico al centro dell’attenzione globale e la necessità di un rifugio sicuro per gli ebrei diventa più urgente che mai.
Curiosità:
Molti non sanno che le tensioni tra ebrei e arabi risalgono a molto tempo prima rispetto alla rinascita di Israele. Le aggressioni “palestinesi” (islamiche, in realtà) agli ebrei non iniziano dal 1948. Tra i tanti esempi, cito il più eclatante: la strage di ebrei per mano dei “palestinesi” a Hebron nel 1929, alimentata sempre da Amin El-Husseini.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Mandato britan. della Palestina (Wikipedia) – Aliyah (Wikipedia) – Dichiarazione Balfour (1917) (Wikipedia) – Libro bianco (Palestina) (Wikipedia) – Amin al-Husseini (Wikipedia) | – SILVANA DE MARI – PALESTINESI E ISLAMICI PARTECIPARONO ALL’OLOCAUSTO: L’ACCORDO TRA HITLER E IL GRAN MUFTI DI GERUSALEMME (Magdi Cristiano Allam) – Incontro con Niram Ferretti, LA PROPAGANDA NAZISTA IN MEDIO ORIENTE E LE SUE CONSEGUENZE AD OGGI (Federazione Italia Israele) – Massacro di Hebron, era il 23 agosto 1929 (Progetto Dreyfus) – The Palestinian Refugee Problem Explained (Nakba and the Arab narrative) sub: DE, ES, FR, IT (travelingisrael.com) |
#13. Israele Rinasce
1945 – 1948
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli inglesi si trovano in una situazione spiacevole. I sopravvissuti all’Olocausto rivogliono la loro patria ma gli arabi vogliono impedirlo.
Una serie di eventi in successione sotto l’ombrello della legalità internazionale aprono sempre più la strada alla patria del popolo ebraico:
- 1919, articolo 22 dello Statuto della Società delle Nazioni
- Autodeterminazione dei popoli
- 1920, conferenza di Sanremo e trattato di Sevres
- Riconoscimento internazionale della Dichiarazione Balfour
- Creazione del sistema dei mandati in Medio Oriente
- 1922, mandato per la “Palestina”
- 1923, trattato di Losanna
- 1945, articolo 80 dello Statuto dell’ONU
Nel 1947, l’ONU con la risoluzione 181 convalida un piano di partizione in 2 Stati: uno ebraico e uno arabo (non “palestinese”!). I leader ebraici accettano, i leader arabi rifiutano.
Il 14 Maggio 1948, David Ben Gurion proclama l’indipendenza e rinasce lo Stato di Israele.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Piano di partiz. della Palestina (Wikipedia) – Dichiaraz. d’indipend. israeliana (Wikipedia) | – I diritti inalienabili alla terra di Israele (Cristiani per Israele Italia) |
#14. La Prima Guerra Arabo-Israeliana
1948
Il giorno successivo alla proclamazione d’indipendenza di Israele, gli Stati Arabi vicini e parte della popolaziona araba nei confini assegnati, attaccano a sorpresa e in massa Israele.
Contro ogni previsione, Israele resiste e respinge l’invasione. Il termine “Palestina” diventa ancora più complicato.
Con l’armistizio del 1949, la Giudea e Samaria (Cisgiordania) viene annessa dalla Giordania mentre la Striscia di Gaza viene presa dall’Egitto. Saranno proprio questi due Stati a impedire fin dal principio la cosiddetta nascita di uno Stato arabo, secondo il piano di partizione ONU.
Per gli arabi “palestinesi”, la sconfitta è una catastrofe, da cui deriva il termine Naqba.
Nel frattempo, gli ebrei di tutto il mondo continuano a ritornare in Israele dando luogo a un crogiolo di culture, lingue e storie. Gli arabi, pur essendo stati sconfitti e respinti, non accettano il corso della storia.
Da ora in poi, le discriminazioni e le violenze da parte del terrorismo palestinese e islamico nei confronti degli ebrei e degli israeliani si faranno sempre più accese e cruente: attentati e aggressioni in tutto il mondo saranno quasi all’ordine del giorno.
Curiosità:
La narrativa più diffusa della Naqba è distorta. Non sono stati gli israeliani a cacciare i “palestinesi”, ma i leader arabi stessi che hanno invitato gli arabi a fuggire da Israele temendo ripercussioni in quanto il piano degli arabi era annientare gli ebrei di Israele. Gli israeliani, a differenza, non hanno mai avuto piani di annientamento per gli arabi.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Guerra arabo-israeliana del 1948 (Wikipedia) – Esodo palestinese del 1948 (Wikipedia) – Terrorismo palestinese (Wikipedia) – Attentati suicidi palestinesi (Wikipedia) | – Haj Amin al-Husseini, il vero responsabile della nakba (Israele.net) – The Palestinian Refugee Problem Explained (Nakba and the Arab narrative) sub: DE, ES, FR, IT (travelingisrael.com) – The Sinister Lies Behind the Palestinian “Nakhba” of 1948 (J-TV) |
#15. La Nazionalizzazione del Canale di Suez
1956
L’Egitto nazionalizza il Canale di Suez e impedisce alle navi Israeliane di passare. Francia, Gran Bretagna e Israele intraprendono delle operazioni militari nei confronti dell’Egitto per poi ritirarsi su pressione di Stati Uniti e Russia.
Curiosità:
Prima della nazionalizzazione, Gran Bretagna e Francia detenevano quasi pari quote del canale. La crisi di Suez, però, segnò definitivamente la fine di Inghilterra e Francia come potenze mondiali, in uno scenario dove Stati Uniti d’America, Unione Sovietica e gli Stati arabi esportatori di petrolio stavano diventando i pezzi più importanti dello schacchiere globale.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Crisi di Suez (Wikipedia) |
#16. La Guerra dei Sei Giorni
1967
Gli Stati confinanti con Israele si fanno sempre più minacciosi e si preparano alla guerra. Per questo Israele decide di sferrare il primo colpo.
In soli sei giorni Israele si appropria di: Gaza, Sinai, Giudea e Samaria (Cisgiordania), Gerusalemme Est e delle Alture del Golan. E’ un colpo strategico geniale e ben riuscito.
Ora le cose si complicano ulteriormente.
La Giudea e Samaria è ora sotto il controllo di Israele e la possibilità di uno Stato “Palestinese” si fa sempre più remota. Tuttavia, proprio grazie a Israele, nasceranno le prime aree (A e B) amministrate dai palestinesi stessi. Questo è stato impossibile durante l’occupazione delle stesse aree da parte della Giordania.
Curiosità:
Per questi fatti Israele viene definita una nazione occupante, scordandosi però che nessuno degli Stati Arabi coinvolti stava preparando azioni amichevoli. Senza quei nuovi territori acquisti, la sicurezza di Israele oggi sarebbe maggiormente a rischio.
In realtà, anche se Israele venisse ridimensionata ai confini del 1947, ci sarebbero comunque persone e organizzazioni che troverebbero il pretesto per accusare Israele di occupazione. La questione Israele-Palestina non è territoriale per molti arabi o islamici… è una questione religiosa.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Guerra dei sei giorni (Wikipedia) |
#17. La OLP, la Guerra del Kippur e Camp David
1968 – 1978
Nel frattempo Israele inizia a costruire insediamenti in queste terre appena riacquisite. La “Palestina” appare sempre più frammentata.
Nel 1969, il nazionalismo “palestinese” inizia a crescere e Yasser Arafat, nipote di Amin El-Husseini, diventa il capo della OLP (Organizzazione per la Liberazione della “Palestina”).
Gli sforzi internazionali, soprattutto dell’Occidente, per la pace si intensificano.
Nel 1973, inizia Guerra del Kippur. Una coalizione araba, composta soprattutto da Egitto e Siria, attacca Israele con lo scopo di conquistare i territori persi nel 1967. La coalizione araba fallisce e Israele ottiene un’altra vittoria.
Nel 1978, gli Accordi di Camp David segnano un punto di svolta: l’Egitto riconosce Israele, il quale restituisce il Sinai.
A Gaza e in Giudea e Samaria le tensioni ribollono.
Curiosità:
La figura di Yasser Arafat, per quanto possa sembrare pubblicamente decantata come moderata, essendo stato in capo alla OLP, nasconde degli aspetti poco chiari che si avvicinano all’oscuro. Nel corso del tempo sono emerse prove e fatti che lo collegano al terrorismo islamico, quest’ultimo mascherato da “resistenza palestinese”. Altre prove ancora lasciano intendere il suo coinvolgimento nel rovesciamento dello Scià di Persia e nell’instaurazione della teocrazia islamica repressiva in Iran. In Iran e Afghanistan, l’Unione Sovietica e l’islamismo hanno giocato un ruolo chiave per destabilizzare e sovvertire l’ordine di questi Stati che si stavano modernizzando.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Organiz. per la Liber. della Palest. (Wikipedia) – Yasser Arafat (Wikipedia) – Guerra del Kippur (Wikipedia) – Accordi di Camp David (Wikipedia) | – La lunga storia dei legami tra il terrorismo palestinese e il regime iraniano (Shalom.it) – Arafat e Fatah ammettono legami e finanziamenti ai terroristi (Israele.net) – David Elber: GLI INSEDIAMENTI SONO LEGALI O ILLEGALI? (Federazione Italia Israele) |
#18. Israele Affronta l’OLP in Libano
1982
Israele invade il Libano per combattere le forze della OLP che rappresentano un pericolo sempre più grande per Israele. Questo comporterà un prolungato impegno militare nel Libano meridionale.
Curiosità:
Il Libano era considerato fino alla prima metà degli anni ’70 la Svizzera del Medio Oriente. Era una nazione a maggioranza cristiana e la sua economia era florida. Quando è diventata a maggioranza islamica, sono iniziati i problemi e le discriminazioni verso le minoranze e i cristiani. Nonostante questo, la propaganda islamica unidirezionale perpetrata tramite organi locali e internazionali (come Al-Jazeera) ha indottrinato centinaia di migliaia di cristiani a credere che sia Israele la radice dei problemi. Questo stesso tipo di propaganda è attiva anche nei territori “palestinesi” di Gaza e della Giudea e Samaria e un po’ in tutto il Medio Oriente, dove anche i cristiani subiscono un continua propaganda mediatica di stampo islamista.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Guerra del Libano (1982) (Wikipedia) | – HOW ISLAMISTS OVERRAN MY COUNTRY LEBANON – BRIGITTE GABRIEL #ISLAM #lebanon #africa #américatv (AFRICA ENLIGHTENMENT CENTRE) – This Christian Commanded Jewish Soldiers In The Israeli Army (Hananya Naftali) |
#19. Le Intifade e lo Sfumato Stato “Palestinese”
1987 – 2002
Nel 1987, arriva la prima Intifada, portando l’aumento delle violenze arabe verso Israele. Nello stesso anno viene fondato Hamas (che coincidenza, eh?).
Nel 1993, vengono stipulati gli Accordi di Oslo alla Casa Bianca, promettendo il riconoscimento reciproco tra Israele e “Palestina”.
Può essere l’inizio di una nuova era. Yasser Arafat (“Palestina”) e Yitzhak Rabin (Israele) si stringono la mano in segno di riconciliazione, ma le parole precedentemente dette da Yasser Arafat fanno presagire che da parte araba non si voglia la pace:
[…] Questo accordo non lo considero più dell’accordo che era stato firmato tra il nostro profeta Maometto e la tribù dei Quraysh […]
Yasser Arafat, Johannesburg (Sudafrica), 10 maggio 1994
Per capire l’allusione di Arafat, bisogna sapere che nel 628, Maometto, dopo aver perso una battaglia importante, stipulò un trattato con la tribù ebraica dei Quraysh che controllava la Mecca, impegnandosi a dieci anni di pace in cambio del permesso di pellegrinaggio rituale. Dopo due anni, essendosi rafforzato, Maometto ruppe l’accordo, sterminò i Quraysh e si impadronì della Mecca. Arafat stava dicendo che anche lui avrebbe usato Oslo per rafforzarsi e rompere gli accordi quando gli fosse parso conveniente per sterminare i nemici ebrei.
Va comunque precisato che Yasser Arafat rappresenta solo l’immagine di facciata, la decisione di interrompere il progetto costruttivo con Israele è anche lo specchio della volontà di altri leader arabi, siano essi “palestinesi” o di altri Stati arabi più o meno vicini.
Nel 1995, gli accordi proseguono con gli Accordi di Oslo 2, ampliando il numero di aree passate sotto l’autorità “palestinese”. Figurano città come: Betlemme, Hebron, Jenin, Nablus, Qalqilya, Ramallah, Tulkarm e più di altri 400 villaggi.
Nel 2000, arriva la seconda Intifada che è più sanguinosa e complessa della prima, le speranze di pace svaniscono e la violenza aumenta.
A partire dal 2002, per limitare gli attentati orripilanti sul proprio territorio e i massacri ai danni dei propri civili, Israele inizia la costruzione del famoso muro di separazione che corre per la quasi totalità lungo la linea verde dell’armistizio del 1949: 730km che dividono Israele dalla Giudea e Samaria.
Curiosità:
Gli Accordi di Oslo sono la prima e vera occasione per i “palestinesi” di avere un proprio Stato, ma i leader arabi, pur di non riconoscere Israele, decidono di bruciare questa opportunità.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Prima intifada (Wikipedia) – Accordi di Oslo (Wikipedia) – Seconda intifada (Wikipedia) – Barriera di separazione israeliana (Wikipedia) | – Lo dice l’Autorità Palestinese: gli accordi di Oslo non servono alla pace, ma alla “lotta” (Shalom.it) – Incontro con Magdi Allam (Michael Sfaradi) – Why Israel Built The Wall (Hananya Naftali) |
#20. La Cessione di Gaza e l’Ascesa di Hamas
2005 – 2023
Nel 2005, Israele, come segno di distensione, evacua tutti i militari e i civili dalla Striscia di Gaza. Lascia ai Gazani la possibilità di amministrarsi autonomamente e delle attività produttive che però vengono subito dopo da loro distrutte, insieme alle sinagoghe.
Nel 2006, scoppia un conflitto tra Israele ed Hezbollah, in Libano, a seguito di attacchi di Hezbollah a Israele e al rapimento di soldati israeliani.
Nello stesso anno, Hamas vince le elezioni a Gaza. La comunità internazionale, preoccupata per la sicurezza, impone un blocco economico su Gaza.
Nel 2014, a causa dei massicci lanci di razzi verso Israele, scoppia un conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
Il 7 Ottobre 2023, Hamas invade le città israeliane al confine con Gaza, compiendo il più grande massacro di israeliani ed ebrei dall’Olocausto. Questo attacco terroristico ottiene il consenso di più del 75% dei “Palestinesi” di Gaza e della Giudea e Samaria.
Curiosità:
La tecnica dei rapimenti è stata, e continua a essere, largamente utilizzata dal terrorismo palestinese e islamico in quanto il valore della vita, per gli ebrei e Israele, è fondamentale. Per questo Israele è disposta ad accettare condizioni sproporzionate pur di riavere indietro i propri rapiti e ostaggi.
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Striscia di Gaza (Wikipedia) – Elez. legislat. in Palestina, 2006 (Wikipedia) – Guerra del Libano (2006) (Wikipedia) – Oper. Margine di protezione (Wikipedia) – Attacco di Hamas Israele, 2023 (Wikipedia) | – AWRAD: Più del 75% dei Palestinesi Supporta il 7 Ottobre di Hamas (Mondiversi) – saturday-october-seven.com (contenuti forti, solo per un pubblico adulto!) 🔞 – hamas.com (contenuti forti, solo per un pubblico adulto!) 🔞 |
Ad oggi, Israele è ancora impegnato in un’operazione militare per eliminare la minaccia di Hamas e salvare i propri ostaggi.
Tutto questo mentre viene ancora attaccato con missili da Gaza, dal Libano e dall’Iran…
… e dalla disinformazione e dall’opinione pubblica di mezzo mondo.
Fonti che interessano più parti
Fonti Globali | Fonti Scelte |
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– Verso lo Stato di Israele (Edda Fogarollo) – Le 10 Bugie su Israele (Fiamma Nirenstein) – Stato di Palestina (Wikipedia) | – Israele e le Bugie sui Territori Occupati (Mondiversi) |
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