Guida agli ETC sull’Oro con justETF (Non Promozionale)

Una guida di mezz’ora contenente tutte le informazioni essenziali che bisogna conoscere quando si decide di comprare metallo prezioso tramite gli strumenti finanziari. In particolare verranno trattati ETC su oro e argento con uno sguardo anche a platino e palladio.

Sconsiglio fortemente l’acquisto di ETC a leva. Oltre ai maggiori costi di gestione, le perdite vengono moltiplicate e le posizioni resettate ogni giorno.

In poche parole, andare lunghi o corti (long o short) con un ETC a leva, a causa delle oscillazioni fisiologiche di un titolo, non garantisce prestazioni moltiplicate in caso di andamento complessivo desiderato del prezzo. Anzi, potrebbe performare addirittura peggio di un normale ETC a leva.

Gli ETC (e in generale tutti gli ETP) a leva sono adatti per forti speculazioni a brevissima scadenza e non per esposizioni a media o lunga scadenza.

Dichiarazione di esonero responsabilità:

Le informazioni riportate non costituiscono sollecitazione alla collocazione del risparmio personale. L’utilizzo dei dati e delle informazioni contenute come supporto a operazioni d’investimento personale è a completo rischio del lettore.

Indice VIDEO
  • 00:00 Introduzione
  • 03:53 ETC su Oro
  • 19:11 ETC su Argento
  • 20:58 Altri ETC
  • 23:38 Conclusioni

Tipi di oro finanziario

L’oro che si compra in borsa o sui cosiddetti mercati, in pratica l’oro finanziario, può essere venduto sotto svariate forme:

  • Come certificato bancario
  • Come fondo comune non quotato
  • Tramite strumenti più articolati (Derivati, CFD, Opzioni, etc…)
  • Come fondo comune quotato di materie prime (ETC)

I primi tre metodi li sconsiglio in partenza perché o sono inutilmente complicati o inutilmente costosi, mentre il quarto metodo ossia l’ETC rappresenta per me la miglior soluzione in termini di costi e semplificazione.

Gli ETC (Exchange Traded Commodities) che fanno parte della famiglia degli ETP (Exchange Traded Products) vengono spesso confusi nel gergo comune con gli ETF, ma sono cose totalmente diverse. Un’ETF acquistabile in Italia (e in Europa) appartiene in genere alla classificazione UCITS che senza dilungarmi troppo comprende tra le varie cose anche il fatto che l’ETF stesso abbia un’adeguata differenziazione del suo sottostante.

È chiaro che per investire miratamente in oro (o in qualsiasi altro metallo prezioso) un ETF non potrà mai fare al caso nostro perché ci costringerebbe a investire anche su altra vasta gamma di materie prime che magari a noi non interessano. Per questo esistono gli ETC che non avendo queste limitazioni ci permettono di concentrare l’acquisto (e anche il rischio) in un determinato tipo di prodotto. Per quanto riguarda gli ETC sui metalli preziosi potete avere un elenco esaustivo a questa pagina di justETF.


Parametri chiave

Tenete conto di 4 principali parametri quando acquistate un ETP (di cui ETC, ETF e ETN fanno parte):

  • La dimensione del fondo: un fondo grande è anche più liquido e quindi meno soggetto a grosse variazioni del prezzo per ogni compravendita.
  • TER: costo annuale di gestione: un minor costo significa minori spese. Alle quali comunque dovete aggiungere uno 0,20% automatico di imposta di bollo annuale che dovete pagare sempre allo Stato italiano per i titoli che possedete.
  • Le prestazioni rispetto all’indice di riferimento: ogni fondo possiede documentazioni nelle quali solitamente quella chiamata “factsheet” contiene informazioni sommarie utili per comprendere un po’ il fondo e quanto esso si attenga al suo indice di riferimento.
  • La replica del sottostante: non tutti gli ETP replicano il sottostante allo stesso modo:
    • Replica fisica, quella che io consiglio caldamente: dove ogni quota di fondo ha un corrispettivo fisico in qualche caveau.
    • Replica swap: non vi è un corrispettivo fisico del sottostante ma un contratto di scambio con una controparte per garantire il valore complessivo del fondo.
    • Replica sintetica: sottostanti non fisici ma generalmente basati su futures.

Disinformazione sugli ETC

Infine, prima di concludere, vorrei fare una precisazione in merito alla disinformazione che alcuni operatori “professionali” dell’oro nei canali della controinformazione fanno in merito.

È abbastanza comune una narrativa secondo la quale l’oro finanziario rappresenti diverse centinaia di volte l’oro fisico, cioè quello realmente esistente. Questo è vero solo in parte.

Nel caso dell’acquisto di ETC etichettati con “Physical”, ogni quota del fondo ha come sottostante una determinata quantità di oro, al netto dei costi di gestione annuali. I lingotti sono detenuti nei caveau di banche di rilievo e periodicamente vengono visionati da società terze per poter garantire il più possibile la reale presenza del sottostante. Almeno dal punto di vista legale c’è una qualche garanzia di possedere indirettamente dell’oro.

Per tutto il resto invece, cioè tutti quegli ETP non etichettati con “Physical” o altri strumenti finanziari creati senza un’adeguato sottostante aureo, non vi è alcuna garanzia che alla base via sia una determinata quantità di oro. In quel caso è abbastanza facile che l’oro presente nel circuito finanziario non esista nella realtà e continui a reggere fintato che il sistema funziona.


ETC su oro e metalli preziosi consigliati:

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